I sondaggi geognostici consistono nell'eseguire un vero e proprio prelievo del terreno sotto forma di “carote” e per questo, questi tipi di indagini ai fini stratigrafici, vengono chiamati ‘’sondaggi a carotaggio continuo’’. I sondaggi vengono eseguiti con particolari trivelle chiamate sonde da sondaggi in grado, tramite sistemi di rotazione, di prelevare le “carote” con dei tubi chiamati “carotieri” che possono essere di tipo semplice o doppio, a seconda del numero di “pareti” che si interpongono fra la carota e il foro. La spinta e la rotazione vengono impresse da apposite aste di diametro solito di 101mm.

Nel corso dei sondaggi, quindi, vengono eseguiti una serie di recuperi del carotiere, attraverso una serie di manovre di carotaggio, con le aste, così come il posizionamento del carotiere a fondo foro prima della manovra di carotaggio.

Le carote di terreno vengono poste in “cassette catalogatrici” che servono a conservare a lungo il materiale prelevato e soprattutto consentono al geologo di leggere e quindi redigere, in maniera dettagliata, la stratigrafia del sottosuolo.

Nel corso del prelievo delle carote è possibile anche prelevare dei campioni indisturbati di terreno, che sono diversi dalle carote. Questi vengono prelevati, a condizione che i terreni siano costituiti da strati coesivi come limi o argille, attraverso degli appositi strumenti, chiamati campionatori che sono sempre di forma cilindrica ma generalmente in acciaio inox di diametro 90-100 mm e lunghezza 50-70 cm. Il campionatore viene spinto a pressione nel terreno con diverse tecniche in modo da limitare al minimo il disturbo e portare in superficie campioni con caratteristiche fisiche e meccaniche quanto più simili alla realtà.

Siamo in grado di effettuare sondaggi a carotaggio continuo per la ricostruzione della stratigrafia con eventuali prelievi di campione o prove penetrometriche in foro (SPT) oltre che successivo condizionamento per ulteriori indagini in foro (inclinumetriche, sismiche, piezometriche, etc)